Si è conclusa un'altra ottava e la situazione, rispetto alle scadenze tecniche di una settimana fa, è cambiata poco o nulla. La panoramica macro economica ci propone un'accelerazione dei tassi di infezione da COVID-19 in alcuni Stati USA, menzioniamo in particolare Texas, Florida e California ovvero Stati che oltre a essere tra i più popolosi rappresentano una fetta importante del PIL federale.
Gli operatori, quindi, stanno scegliendo la via della prudenza comprando titoli tecnologici e coprendosi con asset rifugio con eccellenza come ad esempio l'oro. Attenzione, perché a inizio settimana circola voce che i fondi pensione USA possano procedere con pesanti vendite di titoli azionari sovraperformanti. Titoli che, rispetto alle obbligazioni, hanno registrato rendimenti estremamente alti e nell'ottica di riequilibrio di portafoglio potrebbe subentrare il sell dell'azionario a favore del buy sulle obbligazioni.
Ciò detto, l'S&P500 ha mantenuto una struttura sostanzialmente laterale ma volendo valutare l'andamento di massimi e minimi (su base daily chiaramente) da 10 giorni a questa parte possiamo affermare tranquillamente che siamo leggermente ribassisti. Siamo arrivati, ieri, sul supporto settimanale volumetrico dei 3020 punti, ma i primi tentativi di estensione verso 3000 punti denotano debolezza.
L'eventuale cedimento di tale supporto potrebbe portarci rapidamente in area 2935, primo obbiettivo ribassista. Per eventuali scenari rialzisti, al contrario, sarà indispensabile il recupero di area 3100 punti.