Lo storno o inversione, come è naturale che succedesse, è avvenuto. Non si è (ancora?) verificata la continuata bolla speculativa rialzista che si sperava potesse avvenire. Dunque che fare in questa nuova fase del mercato italiano?
Lo abbiamo detto la scorsa settimana (vedi articolo “Ftse Mib: uno stormir di fronde”): la sicurezza dei rialzisti non era reale, era solo immaginaria. Erano i prezzi che salivano soltanto a dettarla ma non era basata su razionalità.
E si stia pur sicuri che essa è svanita come neve al sole di fronte a ciò che non prevedevano, ossia che succedesse quello che normalmente succede, ovvero l’ oscillazione contraria.
E’ assolutamente sorprendente osservare come persone che in altri campi si comportano in modo razionale, in borsa si aspettino sempre che accada l’ irrazionale ossia l’ unidirezionalità.
Personalmente ne rimango sempre stupito e affascinato: non ci ho ancora fatto il callo.
Ed ecco che, come era più probabile che succedesse, il mercato italiano non è andato all’ insù in bolla speculativa, bensì ha perso una parte del guadagno che aveva fatto in precedenza. Normale no? Si chiama proprietà oscillatoria del mercato.
Comunque, ad onor del vero, chi crede di poter prevedere il mercato dovrebbe essere ancora più contento e preservare la sua sicurezza perché mentre due settimane fa poteva aspirare ad un guadagno di 10.400 punti di future sul Ftse Mib, adesso ha davanti ben 12.350 punti di guadagno teorico o immaginario (Figura 1)!
Ma adesso queste persone hanno forse più probabilità di prima ma hanno anche paradossalmente più dubbi.
Fig 1. Future Ftse Mib 40 – Grafico settimanale.
La cruda verità è che esse hanno visto il passato e hanno visto che hanno perso tutta o buona parte del movimento che da 14.000 è andato a 27.000 punti (Figura 2), si sono “mangiati le mani”, sono diventati avidi e hanno pensato come fosse facile prendere un movimento così evidente e che quindi dovrebbe essere facile prendere anche i movimenti futuri.
Fig 2. Future Ftse Mib 40 – Grafico settimanale.
Queste persone non riescono ancora a capire che il movimento che c’è stato appare facile perché c’è stato, è passato ed è esattamente quello di Figura 2. Il movimento futuro è invece quello di Figura 3. Giudicate da voi se è facile.
Fig 3. Future Ftse Mib 40 – Grafico settimanale.
Ma vi assicuro che vi sarà molto facile quando sarà disegnato, cioè nel futuro e vi mangerete le mani per non averlo previsto. Era così evidente!
A parte gli scherzi, il lavoro di noi trader non è riempire con un disegno quel grafico vuoto ma è capire quale mossa fare per guadagnare a seconda di dove ci si trova nel presente e, come vi ho sempre scritto su queste pagine, comprare era molto irrazionale.
Anche vendere short era irrazionale ma solo se non ci fosse stato segnale. Noi ne abbiamo avuto tre su tre titoli azionari diversi cosicché non abbiamo riempito i grafici di quei tre titoli; abbiamo semplicemente guadagnato con quei tre titoli. E molto.
Viceversa non abbiamo avuto nessun segnale short sull’ indice. Similmente a prima non abbiamo riempito il grafico del Ftse Mib.
Adesso cosa faremo? Adesso ancora non andremo a cercare di riempire e disegnare il grafico futuro ma si apre una nuova fase in cui è razionale cercare anche il long (prima come sapete, NO, NON LO ERA!).
E attenzione, non vi sconsiglio né vi scoraggio dal prendere tale movimento da soli (d’ altra parte avete l’ ambizione di prendere ben 12.350 punti adesso!) ma sappiate per certo e abbiate la consapevolezza che il grafico futuro che vedete disegnato ora è quello di Figura 3.
Fabio Pioli comunica che la presente esposizione presenta informazioni che potrebbero potenzialmente suggerire implicitamente o esplicitamente una strategia di investimento riguardante uno o più strumenti finanziari e pareri sul valore o il prezzo attuale o futuro di tali strumenti ed è da intendersi come una comunicazione di marketing. In quanto tale non rappresenta una ricerca preparata conformemente ai requisiti giuridici volti a promuovere l’ indipendenza di una ricerca in materia di investimenti e non è soggetta a nessun divieto che proibisca le negoziazioni da parte degli analisti e dei soggetti rilevanti prima della diffusione della ricerca in materia di investimenti