BANCA IFIS
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Banca IFIS: dopo un logorante -78% il clima pare più costruttivo

Il titolo della banca veneta viene da un calo del 78% circa originatosi dall’ottobre scorso. Il contesto era quello dei primi sospetti di un generalizzato calo della crescita globale.

La banca in questione non è di tipo commerciale ma specializzata nella corporate finance con particolare riguardo alla gestione dei NPL (crediti deteriorati).

Chiaramente un contesto macro connesso con un calo della crescita e a catena delle attività economiche in genere crea qualche grattacapo al business della società.

Tuttavia il rinnovato contesto di tassi più bassi più a lungo dovrebbe essere di supporto vista la disponibilità di basso costo del denaro con cui implementare le operazioni che dovrebbe garantire alla banca clienti maggiormente solvibili. Ovviamente va messo insieme al deterioramento dell'ambiente economico che soffia contro ma almeno è un puntello positivo all'attività della banca.

Il titolo non è mai riuscito a mettere due minimi e massimi crescenti uno dietro l’altro

In qualche occasione, quando sembrava di farcela è crollata sul più bello.

Ma quindi cosa ci sarebbe di nuovo?

Di nuovo ci sono almeno due aspetti che meritano un po’ di attenzione: il rallentamento della discesa (accumulazione) e l’aumento dei volumi di scambio.

La rottura la rialzo di 14,7 ed il suo consolidamento con chiusura settimanale sopra di esso sarebbe un bel segnale di cambio di marcia
Infatti permetterebbe di mettere sotto i piedi l’ultimo minimo relativo importante a 13,31 e contemporaneamente avere 2 minimi e massimi crescenti.

Gli ostacoli sulla strada non mancano a cominciare dal grafico daily dove notiamo diversi attori tramare una congiura

Probabilmente assisteremo ad un calo delle quotazioni per dare soddisfazione a queste circostanze per cui mi aspetto un retest dei prezzi sui 13,31 se non anche sui 12,57. In questo caso il titolo potrebbe ripartire all’attacco dei 14 euro la cui valenza, per quanto detto, si apprezza meglio sul weekly.

In sintesi, a breve potrebbe essere shortata la shooting star alla rottura dei 13,77 con gli obiettivi di prezzo prima detti. Questa sarebbe una operazione comunque a favore di trend.

Dovessero reggere i supporti potrebbe essere acquistato il rimbalzo. Ma ora sarebbe di non immediata lettura e solo ipotetica per cui accantoniamo.

Non possiamo non considerare che nulla di quanto detto si verifichi e che i prezzi sfondino la trend line ed area 14 euro nel qual caso valgono le solite tre possibilità da seguire sul weekly:

1 ) entrare subito long con stop iniziale sotto i 13,31 e spostamento sotto la trend line ribassista del daily nel caso i prezzi vadano nella giusta direzione e profit a 15,90

2) attendere un pull back sui 14 euro e comprarlo. Stesso profit minimo

3) attendere un rientro dei prezzi sotto i 14 e comprare una eventuale inversione (pattern) che dovesse prendere forma con stop da valutare e profit minimo immutato.

Sono alternative che presentano un profilo reward/risk crescente.

Per essere un titolo bancario va detto che, a motivo della particolare attività svolta, non presenta le tipicità del settore. Mostra infatti un basso beta di mercato (0,32) per cui, sommato al fatto che viene da un calo di quasi 80%, in caso di sell-off sui bancari dovrebbe reggere meglio.

Si consideri che i primi 4 titoli del ftse mib che presentano il più alto rischio sistematico (il beta appunto) sono quattro bancari e sono compresi tra i 1,96 di Banco BPM (MI:PMII) e i 1,65 di BPER (MI:EMII).

Inoltre presenta un p/e di circa 9 quindi molto a sconto rispetto alla media dei bancari e dell’indice in generale.

Vuol dire non molto in caso di panic selling ma meglio averle queste caratteristiche che no.
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