EurUsd svolta a fine anno. Grafico tra AT, dazi e tassi

Il cambio EurUsd è arrivato sul finire dell'anno ad un punto di possibile svolta.
Tutti gli indicatori e la conformazione dei pattern grafici sembrano voltati al rialzo, dopo il super minimo registrato a fine settembre in area 1.0880 raggiungendo il punto più basso dei precedenti 28 mesi.
Ribasso duraturo figlio della politica monetaria della BCE sotto la guida Super Mario Draghi, che ha stravinto la battaglia con la "concorrente" Fed, creando una svalutazione della moneta del Vecchio Continente, senza precedenti. L'euro si è deprezzato nei confronti del dollaro, proprio perché l'economia dell’eurozona con un euro forte subirebbe un contraccolpo non essendo solida come quella americana, ed un crollo delle esportazioni avrebbe effetti devastanti in un momento peraltro di piena stagnazione che perdura da anni.
Inoltre nel 2018 è stata compiuto un lavoro di rafforzamento del dollaro per piegare la crescita dei c.d. Paesi Emergenti. Ricordate? Non si è più sentito parlare di questa crescita, ed anzi, le quotazione e gli investimenti si sono ridotti enormemente, proprio per un ritorno di forza del dollaro sul mercato. Il biglietto verde resta il principale punto di riferimento negli scambi internazionali, compreso debito dei paesi citati, e nelle trattative di scambi. Trattative e dazi. Già i dazi commerciali.
Quanti si aspettavano una risoluzione delle trattative tra Usa e Cina nei mesi passati? Tanti. Trascinati dentro da un vento continuo di good news che ha spinto costantemente al rialzo i listini di tutto il mondo. Massimi storici gli indici a stelle e strisce e rialzi fragorosi quasi ovunque, con Piazza Affari a brillare (con merito) sugli altri europei. Dax in primis.
Dicevamo del cambio EurUsd ad un punto di svolta. Si.
Area 1.1180/1.1200 è dove è stato effettuato l'ultimo taglio dei tassi, a fine Ottobre. Da quando J Powell ha parlato in pubblico per la prima volta di un possibile taglio dei tassi, il 25 Giugno, il cambio è sceso sotto la soglia indicata, bloccando i tentativi di risalita visti negli ultimi mesi. Perché ora il cambio dovrebbe tornare sopra questo livello? Quali sono i motivi che spingerebbero al rialzo l’euro? È stata compiuto forse qualche passo in avanti in termini di produzione industriale e gli indicatori economici europei sono diventati magicamente brillanti e positivi? Non mi sembra. Anzi, la locomotiva d’Europa, la Germania è in decisa frenata e sull’orlo di una recessione tecnica, nella quale noi ci siamo autoimposti come fanalino d’Europa, infliggendoci anni, o meglio decenni, di politiche economiche completamente sbagliate.
Rimbalzo dunque fino a questo momento. Il ritorno ed il consolidamento sopra area 1.1200/1.1250 è più di un segnale tecnico che riguarderebbe il cambio EurUsd. Sarebbe invece un vero e proprio segnale di ripartenza di un Continente intero, a leggere i dati.
Il problema è che, a mio modesto parere, e potrei sbagliarmi ampiamente, questo segnale è ancora molto distante in termini di aggregati economici. La politica monetaria del nuovo capo della Bce, ehm pardon, presidentessa, madame Lagarde va proprio in questa direzione. La stessa di Super Mario, che già due anni fa aveva ben inteso quale sarebbe stato lo scenario del prossimo decennio. Ed allora Japanification sia, con flessione del cambio re del mercato forex.
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